giovedì 24 gennaio 2013

Beppe Grillo: Riformare la Costituzione per Introdurre la Democrazia Diretta

Beppe Grillo sta attraversando l'Italia come uno tzunami, accolto con grandissimo entusiasmo dalla gente ovunque vada, e trasmettendo in diretta tutto via YouTube. Ma la sua non è solo una campagna elettorale per il Movimento 5 Stelle, è il vento di un cambiamento rivoluzionario del modo di fare politica.

Nel suo ultimo comizio a Pomezia (Roma), Grillo ha infatti gettato il guanto di sfida alla Democrazia Rappresentativa, annunciando la sua intenzione di riformare la Carta Costituzionale Introducendo elementi di Democrazia Diretta. Ha poi dichiarato:
"[Il problema è che] la volontà popolare viene bypassata ogni volta e mortificata. Noi vogliamo gli strumenti [di democrazia diretta] in mano ai cittadini. Io sogno che mio figlio da casa voti su un computer si o no, se andare in Afganistan o no, se stare nell'Europa si o no, se uscire dall'euro si o no. Io voglio questo.
La Costituzione non è perfetta. Calamandrei, quello che l'ha scritta, la chiamava l'incompiuta, perché diceva che non ci sono strumenti per i cittadini per controllare l'acqua pubblica e la scuola. Lo diceva chi l'ha scritta. Quindi noi non vogliamo stravolgere la costituzione, vogliamo aggiungerci ad esempio che sia obbligatorio per il parlamento discutere le leggi di iniziativa popolare. [Guardate] le nostre leggi di iniziativa popolare: ben 350 mila firme per chiedere il parlamento pulito, il limite di due legislature ed il reinserimento del voto di preferenza: cadendo il governo adesso andranno distrutte."   

Il video completo dell'intervento:



Non sono solo parole quelle di Beppe Grillo. Il progetto di Parlamento Elettronico del M5S è già in sviluppo, e vede tra i coordinatori principali proprio Davide Barillari, l'acclamato pioniere della politica digitale candidato dal movimento 5 stelle alla presidenza della regione Lazio. La piattaforma è già stata utilizzata dal M5S per far scrivere ai cittadini i programmi elettorali per le regionali di Sicilia e Lazio.

Forse è venuto il momento per gli italiani di capire che la vera guerra oggi non è tra destra o sinistra, ma tra la vecchia democrazia rappresentativa e la moderna democrazia diretta.

In altri paesi i cittadini lo hanno già capito, come nel caso del Partito Pirata in Svezia ed in Germania, che utilizzano Liquid Feedback per far partecipare direttamente ed in tempo reale i cittadini alle decisioni in parlamento:



8 commenti :

  1. Continui a parlare di Democrazia Diretta e continui a stravolgerne il significato.
    Hai anche messo il link ad una pagina di wikipedia (che recita: "La democrazia diretta è la forma di democrazia nella quale i cittadini, in quanto popolo sovrano, sono direttamente legislatori e amministratori della cosa pubblica.") e poi citi Beppe Grillo che dice che vuole che il Parlamento discuta le leggi di iniziative popolari.
    Scusa eh, ma pare che chiaro che se vi è un parlamento, vi sono dei rappresentati e quindi i cittadini non sono *direttamente* legislatori e amministratori della cosa pubblica.

    Ciò detto, faccio finta di pensarla come te sulla democrazia diretta e ti chiedo: il modello che prevedi (tu, Barillari, Grillo o comunque il M5S) prevede che dopo una modifica costituzionale che soddisfi i vostri desiderata io non mi rechi più al seggio elettorale ma possa esprimere il mio voto da casa, tramite un computer ed un collegamento ad internet? Computer e collegamento ad internet che mi verranno forniti, pagati e manutenuti dallo Stato perché di certo io non spendo soldi per esercitare un mio diritto.
    Poi, continuo a chiedere perché mi interessa la "moderna democrazia diretta", dovrò votare da casa ogni legge o solo alcune? Nel primo caso, dove lo trovo poi il tempo per lavorare, stare con la mia famiglia e/o comunque avere una vita mia? Nel secondo caso, perché si fa una selezione? Con che criteri?

    Scusa come sempre la lunghezza :-)

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    1. ma l'hai visto il video dei Pirati tedeschi e svedesi qui sopra.
      Ci sono parecchie risposte alle tue domande

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    2. Le leggi di iniziativa popolare, i referendum, i Town Meeting americani o svizzeri, sono tutti strumenti di democrazia diretta, in quanto i cittadini si esprimono sulle leggi invece che sulle persone. La democrazia è rappresentativa ogniqualvolta il cittadino vota un rappresentante, mentre se vota per una legge è democrazia diretta. Una volta che capisci questo, comprendi come e perché gli strumenti di cui sopra sono chiamati di democrazia diretta. Ma forse dovresti studiare la democrazia diretta un poco di più, perché scopriresti che la Svizzera è stato il primo paese europeo ad introdurre strumenti di democrazia diretta in Europa fin dal 1200 (nei "Landsgemeinde") :

      http://it.wikipedia.org/wiki/Politica_della_Svizzera
      http://www.internauta-online.com/2012/11/svizzera-prima-a-praticare-la-democrazia-diretta/
      http://www.swissinfo.ch/ita/politica/La_democrazia_diretta:_lultima_parola_al_popolo.html?cid=469550
      http://www.lindipendenza.com/democrazia-diretta-svizzera/
      http://www.swissinfo.org/ita/swissinfo.html?siteSect=881&sid=6177011
      http://www.swissinfo.org/ita/swissinfo.html?siteSect=881&sid=6201391
      http://www.swissinfo.org/ita/swissinfo.html?siteSect=881&sid=6291108
      http://www.swissinfo.org/ita/swissinfo.html?siteSect=881&sid=6767831
      http://www.swissinfo.org/ita/swissinfo.html?siteSect=881&sid=7962590

      Riguardo invece alle tue domande, la risposta più semplice è che si potrebbe fare come in paesi civili, ovvero come fanno in svizzera (dove si vota via posta, via sms, via computer, etc.)
      Invece la risposta del M5S è di utilizzare una piattaforma moderna di democrazia diretta, che utilizzando la forza dei social network e di internet, consente di poter non solo votare via sms dopo aver letto il giornale la mattina che descrive le leggi, ma di discuterle e portare proposte alternative, documenti che ne confermano la validità o meno, portando l'esperienza e i problemi della gente a conoscenza di tutti in un grande parlamento elettronico, come ha fatto il partito pirata in germania.

      Per farlo ovviamente è necessaria una connessione internet, ed infatti il primo punto del programma del Movimento 5 Stelle è internet gratis per tutti, lo stesso del partito pirata. Una cosa che è tecnicamente possibile e a costo zero, perché le infrastrutture lo stato le ha già, pagate da noi, ed anche non le avesse l'utilizzo di internet farebbe risparmiare talmente tanti soldi in uffici pubblici alla gente che la spesa di internet sarebbe ampliamente recuperata.

      Invece per quanto riguarda le leggi, ovviamente ogni cittadino ha il diritto di votare TUTTE le leggi, ci mancherebbe. Il tempo per lavorare? Ma credi che vi siano così tante leggi da votare? Ma lo sai quanti mesi ci vogliono per approvare una proposta di legge in parlamento? I tempi della legislazione sono così lenti che paradossalmente con Liquid Feedback si accelererebbero almeno di dieci volte.

      Il sistema legislativo informatizzandosi diventerà così snello ed efficiente da compensare persino la naturale svogliatezza degli italiani. E poi gli italiani trovano tempo per vedere le partite in tv, quindi troveranno anche il tempo per decidere di votare o meno una legge che può cambiargli la vita. Il principio è molto semplice, se non ci si occupa della politica la politica si occupa comunque di te. O come dice grillo:
      "Se pensate di votare per il M5S e continuare a guardare dal balcone quello che succede nei palazzi del potere (del popolo), allora non ci votate." (cit. Beppe Grillo)

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    3. Rispondo velocemente su due cose:

      - dici che la democrazia diretta che immagini usa la forza dei social network e di internet.
      In quale universo il voto di un cittadino è collegato (anche solo lontanamente) ad un social network? Diaspora, Identica, Facebook, Twitter (soprattutto gli ultimi due, che sono a codice chiuso) e ogni altro social network non dovrebbero far parte del sistema di voto di un cittadino.
      Scusa ma rabbrividisco all'idea di collegare (ripeto, anche solo lontanamente) il mio voto ad un social network.
      Spero di aver frainteso quello che volevi dire :-)

      -dici che le leggi da approvare non sono poi molte. Beh, guardando qui http://tinyurl.com/a2bptak si può vedere come nel 2012 siano state emanate 100 leggi, una ogni 3.6 giorni. Io, cittadino qualsiasi con una vita mia (famiglia, lavoro, svago, eccetera), devo studiarmi *per bene* una legge ogni 3.6 giorni perché la devo votare? Scusa ma preferisco che ci siano (brave) persone dedicate a far questo; non per mia pigrizia, ma perché so che non avrei il tempo e quindi farei un pessimo lavoro.
      Spero di averti trasmesso il concetto che voglio esprimere.

      Prometto che dopo, con più calma, leggerò i link (o almeno una parte) che hai scritto sopra.

      Ciao

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    4. Mauro, continui a non capire (o fai finta di non capire?) che si tratta di una pratica che è già in uso in diversi altri paesi, e che risolve alla radice il problema della corruzione del potere quando questo non è più sottoposto al veto dei cittadini.

      Riguardo ai social network: non ho detto che si usano i social network per votare o postare le proposte. Per quello c'è già uno strumento creato ad-hoc, che è Liquid Feedback (se hai visto il video qui sopra sai come funziona). Quello che intendevo quando parlavo dei social network è che questi sono utilizzati comunemente per discutere e condividere in modo diffuso e distribuito, grazie alla tale trasparenza di liquid feedback, le varie proposte che si trovano su liquid feedback.

      Io stesso ogni mattina condivido su facebook tra i miei amici le proposte di legge del giorno che mi interessa discutere, raccolgo commenti e opinioni, e poi voto. Lo stesso fanno i miei amici, che a loro volta sostengono ad esempio certe cause di cui sanno più di me. Questo è il processo di dialogo democratico tra cittadini che c'era nell'antica grecia, e che grazie ad internet e ai social network (ma anche ai forum, tweet, etc.) è divenuto possibile anche in un mondo moderno dove le persone non sono più poche migliaia come in Atene ma milioni. Tu devi immaginare che una proposta di legge presentata su Liquid Feedback verrà condivisa dalle persone, spontaneamente, su centinaia di social network, blog, newsletter, forum, giornali online, magazine, etc. etc che ne discuteranno e ne parleranno, sviscerando i problemi e portando alla luce ogni possibile magagna. La forza di internet è proprio nel fatto che quando hai di fronte milioni di cittadini che controllano, alla fine la magagna esce fuori, e i social network hanno la splendida funzione di far rimbalzare subito le cattive notizie come la scoperta di una legge che contiene una fregatura in qualche suo articolo. La trasparenza è la garanzia che rende la democrazia diretta quasi impossibile da corrompere, perché facendo i propri interessi le persone fanno in realtà quella della collettività.

      Riguardo al numero di leggi, è vero che quelle leggi sono un centinaio, ma sono state presentate molti mesi prima, non 3.6 giorni prima, quindi si ha tutto il tempo per leggerle e studiarle. Inoltre Grillo è chiaro sulla questione della cittadinanza attiva.
      Nessuno obbliga nessuno, ma se si vuole cambiare qualcosa invece di lamentarsi con la democrazia diretta si può. Bisogna decidere se si è cittadini attivi o non lo si è. Un cittadino che non partecipa alla cosa pubblica si danneggia. Partecipare alla cosa pubblica è essenziale come lavorare o mangiare o andare a fare i controlli medici. C'è poco da fare, se si evita di fare questo se ne pagano le conseguenze. E questo è esattamente quello che gli italiani stanno pagando: aver affidato ad altri lo stato per pigrizia, per poi lamentarsi che questi stanno facendo il peggio del peggio con la cosa pubblica. Basta lamentarsi, bisogna agire.

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    5. Con liquidfeedback oltre a poter votare direttamente una legge è anche possibile sfruttare il metodo della "Delega Liquida", ovvero su un determinato argomento (per esempio Politica Economica) posso delegare il mio voto ad una persona di cui mi fido (per esempio Alberto Bagnai). Se poi il delegato vota leggi che non mi piacciono posso togliere la delega in qualsiasi momento.

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  3. Questa si che si chiama democrazia

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