martedì 23 febbraio 2016

Virginia Raggi è stata scelta dai cittadini per essere la Candidata Sindaco del M5S a ROMA

image

Virginia Raggi è stata scelta dai cittadini per essere la Candidata Sindaco del M5S a ROMA!
Ha superato gli altri candidati nella primarie on-line che si sono svolte oggi.
Hanno partecipato alla votazione 3.862 iscritti certificati che hanno espresso le seguenti preferenze:
Raggi Virginia: 45,5%, pari a 1.764 voti
De vito Marcello: 35%, pari a 1.347 voti
Stefano Enrico 9,5%, pari a 369 voti
Ferrara Paolo 6%, pari a 233 voti
Zotta Teresa Maria 4%, pari a 149 voti
"Virginia Raggi è la candidata sindaco del Movimento 5 stelle a Roma. Con lei e con la lista del M5S restituiremo a questa città la bellezza e l'onestà che merita. Coraggio!"
- Roberto Fico, M5S
Congratulazioni a Virginia e a tutta la squadra cinquestelle! Ora vinciamo queste elezioni e portiamo la Democrazia Diretta nella capitale del Mondo!
 

Oggi Si Vota online sul blog di Grillo per decidere il futuro Sindaco di Roma a Cinque Stelle



OGGI SI VOTA! Secondo turno delle primarie del M5S per Roma 2016 è iniziato. 5 sono i candidati a Sindaco tra cui scegliere:

Marcello De Vito. VIDEO PRESENTAZIONE
Paolo Ferrara. VIDEO PRESENTAZIONE
Virginia Raggi. VIDEO PRESENTAZIONE
Enrico Stefano. VIDEO PRESENTAZIONE
Teresa Zotta VIDEO PRESENTAZIONE

Tra i 5 candidati l'unico che si è espresso esplicitamente a favore della adozione da parte del comune di uno strumento di Democrazia Diretta è VIRGINIA RAGGI, e quindi non possiamo che darle il nostro voto e il nostro appoggio per la sua candidatura a futuro Sindaco di Roma!

giovedì 7 gennaio 2016

Solo il Popolo Può Vincere Contro le Intimidazioni e la Violenza della Mafia che Detiene il Potere in l'Italia


LA COSCIENZA DEL POPOLO

di Emanuele Sabetta

Allora ricapitoliamo. Nigel Farage ha avuto un incidente: qualcuno aveva sabotato la macchina per farlo uscire fuori strada. I bulloni delle ruote erano stati svitati quasi fino a fine corsa, e la macchina ha perso una ruota improvvisamente mentre era in autostrada.
Per fortuna è sopravvissuto per raccontarlo, altrimenti sarebbe stato catalogato come "strano incidente" e nessuno avrebbe indagato.

Questo metodo è usato spesso anche dalle nostre parti. Infatti Gianroberto Casaleggio ha subito lo stesso sabotaggio per ben DUE volte, e si è salvato miracolosamente per essersene accorto in tempo. 

Sempre lo stesso sabotaggio è stato eseguito alla macchina del consigliere pentastellato Davide Barillari  che prendendo i mezzi per andare a lavoro non se ne accorse se non quando fu la moglie, che usa la macchina per portare i bambini a scuola, a perdere il controllo del veicolo (ma fortunatamente fermandosi in tempo).

Non sappiamo quanti eletti del M5S abbiano subito questi sabotaggi. Non tutti infatti lo denunciano, per evitare ritorsioni sulla propria famiglia. Una cosa è certa: questa è gente che sa quello che fa. E sospetto che se avesse voluto uccidere ci sarebbe riuscita. 

Il loro intento è di mandare un messaggio di stampo mafioso: smetti di portare avanti una certa politica che danneggia i nostri interessi o ne pagherai le conseguenze. 

Non tutti hanno lo spirito di sacrificio di un Casaleggio o di un Barillari. E soprattutto, non possiamo certo chiedere agli eletti di sacrificarsi per difendere i nostri interessi fino a questo punto. 

C'é un momento in cui il popolo non può più essere codardo e mandare avanti altre persone a sacrificarsi al posto suo. Un momento in cui il popolo deve prendere coraggio e affrontare direttamente le forze criminali che stanno distruggendo il nostro paese. Un momento in cui delegare non è più ne efficace ne moralmente giustificabile. In cui tutti noi cittadini ci alziamo in piedi e smettiamo di farci scudo ingiustamente del coraggio e del senso di abnegazione dei portavoce e delle loro famiglie. 

La guerra contro la mafia in Italia non può essere combattuta per procura. Per sconfiggerla serve un popolo intero, con in mano le redini del potere tramite la Rete, alla guida diretta dello stato. Solo la democrazia diretta online consente questo. 

Oggi ciò è tecnicamente realizzabile in ogni comune o regione, non ci sono scuse. Ogni ritardo nel portare avanti questo cambiamento è un punto segnato dalla mafia, che non si fermerà di fronte a nulla, corrompendo e minacciando sempre più esponenti del M5S, tranne dinnanzi allo scudo impenetrabile della democrazia diretta, contro cui è impotente.

Non perdiamo più tempo. Le fragole sono mature più che mai. Passate parola.

Lettera Aperta sulla Democrazia Diretta a Chiara Appendino, candidata sindaco del M5S per Torino 2016


Ho scritto una lettera apertaChiara Appendino, candidata sindaco del M5S a Torino:

"Ciao Chiara, 
mi rivolgo a te in quanto sei una delle speranze del movimento 5 stelle per le prossime elezioni amministrative. Avendo seguito la tua campagna sino ad ora non ho potuto fare a meno di notare una mancanza da parte tua di qualsiasi riferimento alla Rete e all'utilizzo di essa per offrire ai cittadini quel coinvolgimento diretto nelle decisioni politiche che tanto caro è al M5S e agli attivisti di lunga data come il sottoscritto.

Tu citi molte sfide importanti, è vero, ma la più grande di tutte e quella che ha dato vita allo stesso movimento politico di cui fai parte, sembra assente dai tuoi interessi: ovvero portare la democrazia diretta a Torino. Certo hai partecipato alla campagna del M5S per l'introduzione del referendum propositivo. Ed è un bene. Ma si tratta di uno strumento del secolo scorso, limitato e troppo lento per poter realizzare il cambiamento che invece la Rete permette. 

Per ora non mi sembra che tu abbia mai parlato seriamente dei tuoi programmi per la democrazia diretta ed il bilancio partecipato tramite la Rete una volta eletta. Forse sarebbe ora di parlarne, considerando che come ben sai è la cosa principale che differenzia il M5S dagli altri partiti.

Non della semplice partecipazione occasionale parlo, ma della concreta e permanente pratica della moderna democrazia diretta tramite la Rete. Ovvero il sottoporre regolarmente al voto dei cittadini ogni decisione del sindaco e della giunta prima di eseguirla. Alcuni comuni cinquestelle già lo hanno sperimentato con successo, come ad Augusta. Oggi è tecnicamente facilissimo farlo. E ogni cittadino con uno smartphone o con 10 minuti spesi presso un internet caffè può partecipare. Quali sono le tue intenzioni in merito?

Te lo chiedo perché il disastro di Gela, dopo Quarto e Albano Laziale, ha rappresentato un allarme della necessità di estendere i metodi di democrazia diretta del M5S a tutti i livelli, anche quelli comunali, per regolamento. Gli eletti che smetteranno di comportarsi da portavoce, che verranno meno alle promesse fatte durante le elezioni e che inizieranno a prendere decisioni contrarie agli interessi dei cittadini, stanno aumentando e in futuro saranno sempre più numerosi e difficili da individuare in anticipo. 

E' un fenomeno in crescita che, se leggi i giornali, saprai che sta già screditando il movimento 5 stelle. L'onestà va garantita in modo più sicuro per i cittadini che affidandosi alla speranza che l'eletto una volta al potere non cambi idea.

Bisogna farlo con un sistema diverso, democratico, di gestire il potere degli eletti. E questo sistema per fortuna esiste, ed è il futuro della politica. Si chiama democrazia diretta online. La sua realizzazione è molto semplice: gli eletti cinquestelle non dovrebbero MAI prendere decisioni senza prima sottoporle al voto dell'assemblea permanente online dei cittadini iscritti al M5S. La democrazia diretta online esiste proprio per questo. Applichiamola.

Come ben sai il M5S sono i cittadini, tutti. Le sue decisioni sono e debbono essere espressione della volontà del popolo. Non ha leader, perché tutto viene deciso dal basso collettivamente, senza verticismi. Uno vale uno. E' questa la sua forza. 

Non bisogna mai lasciare che singoli eletti portavoce siano lasciati a decidere unilateralmente. Quel potere li porta a diventare bersaglio di CORRUZIONE (se sono disonesti) e di MINACCE (se sono onesti). E sappiamo purtroppo che è solo una questione di grado e frequenza delle suddette prima che l'eletto ceda psicologicamente, lo dimostra la storia. 

Non si puó essere più ingenui su questo, bisogna affrontare il problema e risolverlo. In Italia abbiamo a che fare con organizzazioni mafiose e criminali che hanno occupato le istituzioni, e che non hanno alcuno scrupolo ad usare la violenza. Associazioni a delinquere che non consentono a nessuno di prendere il potere tranne che a persone ricattabili e quindi impossibilitate a tradirli o denunciarli. 

Per vincere questo sistema violento e omertoso è necessario che l'ambasciatore dei cittadini utilizzi la sola arma a sua disposizione: la democrazia diretta online. 
L'applicazione della democrazia diretta decentrerebbe infatti il potere e lo rimetterebbe nelle mani della base dei cittadini. In questo modo venendo a mancare la concentrazione di potere, verrebbe meno anche l'interesse a corrompere o minacciare i singoli eletti.

Non è neanche difficile farlo. Vi sono tantissimi di software open source e gratuiti di democrazia online. Basta informarsi! Airesis, Parelon, Liquid Feedback, DCent, etc. Serve solo la volontà di usarli.

Dobbiamo realizzare questo cambiamento ed offrirlo come garanzia di onestà ai cittadini prima che l'immagine del movimento come onesto venga screditata dal ripetersi di casi come quello di Gela. Lo dobbiamo fare non solo per rendere l'eletto cinquestelle un vero ambasciatore, che come questi "non porti pena", e che prima di siglare decisioni riferisca e chieda sempre l'ok di chi lo ha mandato, ma anche perché è davvero il modo migliore e più moderno di fare politica vera, una politica che coinvolge la gente grazie alle nuove tecnologie, che rimette al centro il senso di partecipazione alla cosa pubblica e di responsabilità di tutti, e che non esclude più nessuno come facevano invece i vecchi partiti oligarchici.

Senza democrazia diretta online, che è un vero cordone ombelicale che connette l'eletto a coloro che lo hanno eletto, vi è infatti un allontanamento ed un distacco inevitabile dai veri bisogni dei cittadini. 

Un esempio è la tua proposta dei 5 milioni di sgravi o aiuti alle imprese per dare posti di lavoro ai giovani. I cittadini di Torino probabilmente non vogliono questo. E' sbagliato anche concettualmente. Non puoi creare artificialmente lavoro dove non c'è domanda. Le aziende assumerebbero i giovani per potersi intascare i contributi del comune, e poi dopo sei mesi o un anno li licenzierebbero, semplicemente perché mancando la domanda reale quei dipendenti non gli servirebbero a nulla ma sarebbero solo una perdita.

I 5 milioni dovrebbero invece essere usati per il reddito di cittadinanza per i torinesi. Quest'ultimo consentirebbe una reale crescita della domanda, perché metterebbe i cittadini in condizione di spendere di nuovo. Se tu consentissi ai cittadini di decidere online come impiegare quei soldi è probabile che te lo direbbero chiaramente loro stessi. Se invece imporrai le tue scelte politiche dall'alto, non avrai che contribuito ad allontanare ancora di più la politica dai cittadini. E questo danneggerebbe irrimediabilmente la fiducia nel M5S. 

Per questi motivi il tuo silenzio fino ad ora sul tema della democrazia diretta online mi ha preoccupato e allarmato. E proprio per questo mi sono deciso a scriverti da semplice attivista del M5S per chiederti di parlare se puoi anche di questi temi e di dirci quali progetti hai in serbo a tale riguardo in caso tu vincessi, come ci auguriamo, le elezioni a Torino per conto del M5S e dei cittadini.

Grazie di aver letto questa mia, ed auguri per il proseguimento della campagna elettorale.

Emanuele Sabetta,
Roma 5 gennaio 2016"


La risposta di Chiara Appendino non si è fatta attendere:

"Ciao Emanuele, la partecipazione, in ogni modo e ad ogni livello, è uno dei valori fondamentali del Movimento 5 Stelle. Per questa ragione, da mesi, abbiamo iniziato un percorso percorso partecipato per l’elaborazione del programma della Torino di domani. Attraverso 17 gruppi di lavoro tematici stiamo esaminando i problemi, proponendo soluzioni e elaborando progetti di breve, medio e lungo periodo. A questi gruppi possono aderire tutti i cittadini di buona volontà che, volendo fare la differenza, si impegnano portando la loro esperienza e le loro conoscenze. 
La suddivisione per temi è necessaria per avanzare proposte concrete e nello stesso tempo inserirle in un progetto più ampio che guarda la vita dei torinesi nel suo complesso. Il frutto del lavoro di questi gruppi è condensato nella proposta di programma che è stata elaborata e adesso, in singoli eventi, viene presentata alla cittadinanza per poter raccogliere ulteriori contributi. Così è successo il 30 novembre con l’Urbanistica e anche il 18 dicembre con la proposta di riorganizzazione della macchina comunale (questi due li trovi già sulla mia pagina fb e sul sito). 
Allo stesso modo esiste un gruppo di lavoro che si occupa di partecipazione e che sta lavorando sul programma specifico su questo tema e il cui lavoro verrà presentato nei prossimi mesi. Ti invito a contattare il gruppo ( email: gdl-partecipazione@movimentotorino  )  per avanzare le tue proposte e discuterne insieme, così come stiamo per tutti gli altri temi che riguardano la nostra città.

Chiara
Torino, 6 Gennaio 2016"


Ho ringraziato Chiara per la gentile risposta, ed ho provveduto subito a scrivere al gruppo di lavoro per la partecipazione ( gdl-partecipazione@movimentotorino ), a cui ho riportato quanto da me scritto sopra sulla questione democrazia diretta online. Non ho ancora ricevuto risposta, ma spero si occupino al più presto di inserire il tema nel programma politico di Torino 2016.


AGGIORNAMENTO:
Ho ricevuto la risposta alla mia lettera da un membro del gruppo di lavoro per la partecipazione, che preferisce non essere nominato per motivi di privacy. Dalle sue parole mi sembra di capire che per ora non abbiano ancora deciso se includere o meno la democrazia diretta online nel programma cinquestelle per Torino 2016, e la discussione è attualmente in corso. Aspettiamo e vedremo.
Sono certo che la base del M5S torinese, se fosse consultata, sarebbe favorevole ad aggiungere la democrazia diretta online al programma, visto che quanto realizzato in termini di democrazia diretta ad Augusta dal M5S (vedi: link ) è stato accolto con enorme entusiasmo dai cittadini.